Quella Dieta dello Stato che dovrebbe volere la Sinistra

Mi ha colpito l’articolo di Panebianco sul Corriere. Un commentatore che seguo da anni e di cui ho condiviso sempre molte idee, anche quando nei fatti risultavano sbagliate.

Questa volta parla dei limiti di una sinistra con cui Renzi deve fare i conti, quella che non vede di buon occhio una riduzione delle tasse a imprenditori,lavori autonomi e professionisti, perché, cito “…imputandogli per lo più ogni sorta di malefatte: dall’evasione fiscale a comportamenti di consumo e stili di vita che essa ha sempre considerato riprovevoli”.

Ce ne eravamo accorti.

Il linguaggio di Renzi e Civati punta a superare questi stereotipi, va detto. Si comincia ad affrontare i problemi de-sindacalizzandoli.

Si affrontano i fallimenti del mercato senza demonizzare il sistema.

Ma c’è un passo…un passo che la sinistra attualmente non riesce a fare e che può fare solo lei. Quello di trovare un’alleanza con l’Impresa. Aldilà dei tentativi istituzionali, lo Stato è visto spesso come Garante di patti e diritti.

Dal momento che lo Stato è espressione dei cittadini e non delle istituzioni, siano queste private o pubbliche, e dal momento che la Globalizzazione mette in discussione molte più cose di quanto crediamo o vogliamo credere-ma qua rischiamo di entrare in un altro ragionamento, quindi mi stoppo- è chiaro che corporazioni per la prima ragione e imprese per la seconda NON ci credono. Quindi salta tutto.

Lo schema che si deve seguire è un altro. Authorities o istituti terzi che fungano da Garanti dei patti tra lavoratori e imprese, di cui lo Stato verifichi il funzionamento.

L’esempio più eclatante è il welfare. Bisogna puntare su fondazioni e associazioni, in quanto più territorialmente radicate e capaci di investire sul territorio ristabilendo l’alleanza che ci deve essere tra le classi sociali.

Questo modello, che prendiamo dalla Germania, dovrebbe funzionare meglio in quanto svuota l’apparato burocratico delle sue funzione mediatrici, lasciandole a organi di espressione tecnico-politica

Ma non è automatico, perché per farli funzionare serve che a valle si ricostruisca fiducia tra chi vuole rappresentare il popolo e il polo, per lo meno nei valori di fondo.

E non è automatico perché nei meccanismi di mediazione parastatali molti parassiti di sinistra(ce ne sono di destra e ce ne sono di sinistra) ci mangiano e ci hanno sempre mangiato, nel bene o nel male.

Questi in fondo hanno ragione ad incazzarsi: i grandi evasori se ne sono andati lasciandoci in braghe di tela, perché loro invece non hanno potuto approfittare della buonuscita?

La vita è ingiusta. Soprattutto per la mia generazione. Che vedrà i più giovani di campagna a sinistra, e quelli di città libertari fino all’osso…e che sarà semplicemente testimone di un riordino delle macerie di un sistema fallito…

Lascia un commento